Passata la tempesta, c’è un gran bisogno di quiete. La Ferrari raccoglie l’eredità di due gare pesanti e prova, a mente lucida, a riorganizzare le truppe.
Luca Baldisserri lascia lo sgabello al muretto a Chris Dyer. Una transizione senza traumi, niente plotone di esecuzione, nessuna di quelle punizioni esemplari che servono molto alla facciata e poco al senso del gruppo.
La Ferrari fa sapere che Baldisserri resta a Maranello ad occuparsi dello sviluppo della F60 per colmare le lacune di una macchina visibilmente in affanno.
Al di là delle spiegazioni ufficiali e della logica che mette in evidenza come non si tratti senza dubbio di una promozione, la scelta in questione può avere un doppio valore.
Il primo: togliere il team manager dal fuoco di accuse di questi giorni, provando a far crescere Dyer in un ruolo che gli è nuovo. Il secondo: avere una persona esperta a seguire una fase che potrebbe rivelarsi piuttosto delicata, vale a dire la riprogettazione della monoposto nel caso la Corte d’Appello dichiarasse regolamentari i diffusori di Brawn, Toyota e Williams.
Il tutto senza escludere che, superata la contingenza, Baldisserri non possa tornare a ricoprire il suo ruolo di stratega in pista. Un modo per affrontare i problemi in maniera costruttiva, senza presentare ad uno solo quelli che in fondo, se si è veramente squadra, sono i conti di tutti.
qxqxKsHk
Ricominciare con Alonso. E’il pilota che detta lo sviluppo dell’auto.
Vogliamo credere che il Presidente LCDM abbia letto i commenti di noi lettori della settimana scorsa??? Non siamo così presuntuosi …. 😉 Speriamo in un deciso cambio di rotta già da domenica. FORZA FERRARI!!
deve andarsene quell’altro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
e se Chris Dyer fa le stesse papere di Baldisseri ?
Ma mettere uno con esperienza no?
Intanto vediamo come si comporta il nuovo muretto. Resto del parere che la Ferrari non deve mettere nuovo personale. Deve semplicemente ridurre le “teste pensanti” al muretto.
“Un modo per affrontare i problemi in maniera costruttiva, senza presentare ad uno solo quelli che in fondo, se si è veramente squadra, sono i conti di tutti.”
= Differenza tra McLaren e Ferrari.