Il presidente Montezemolo, a denti stretti, conserva il suo Schumacher. Quello che ha promesso e ripromesso fedeltà al rosso, quello che ha dato e ha avuto moltissimo dalla Ferrari. Uno Schumacher assai diverso da quello che si appresta a firmare per Mercedes. Il ricorso ad uno sdoppiamento di identità serve a Montezemolo, e forse ad altri ferraristi, per evitare commenti amari e qualche reazione nervosa al cospetto di una virata che può apparire come un tradimento.