Allora, alla vigilia della Malesia, possiamo affermare almeno questo: la Ferrari ha messo in pista una macchina all’altezza. Della situazione e della tradizione.
Alcuni mesi fa Stefano Domenicali era trattato da molti, ferraristi, giornalisti, tifosi e anti ferraristi, come un pazzo incapace.
In quella situazione di pressione assoluta, tra risultati scadenti e le complicanze dovute all’incidente di Felipe Massa, decise di esporsi ad una gogna ulteriore decidendo di investire sulla nuova vettura e non più sulla vecchia, di portare avanti l’operazione Alonso tagliando Raikkonen e di salvaguardare Massa nei guai.