Il dominio imbarazzante della Mercedes e lo spettacolo messo in pista negli ultimi giri della gara, merito esclusivo della safety car, hanno fatto passare in secondo piano un aspetto fondamentale del Gran Premio del Bahrain. Infatti, a risultato ormai acquisito, non è arrivato alcun ordine di squadra dal muretto box della Mercedes. Le entrate di Rosberg erano vere, così come le lo erano le chiusure di Hamilton. Insomma Niki Lauda, Toto Wolff e il resto del ponte di comando color argento hanno lasciato fare i loro ragazzi, nonostante il rischio di un disastro in mezzo al deserto. In situazioni analoghe quanti avrebbero avuto lo stesso atteggiamento? Nel dubbio dobbiamo dire grazie a Hamilton e a Rosberg per avere offerto un minimo d’incertezza sulla composizione di un podio scontato per i suoi due terzi. Per il resto la Mercedes non ha colpe se ha lavorato meglio degli altri e i risultati sono sotto gli occhi del mondo intero.
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Complimenti mercedes lo sport dovrebbe essere sempre cosi .poter gareggiare liberamente
Complimenti ai piloti Mercedes, ma anche all’irriverenza di Ricciardo
Il mancato ordine di scuderia, ha contribuito oltre che sullo spettacolo, anche sulla serenita dei piloti. Questo si vedeva chiaro nella sincera sportivita dei piloti uno verso l’altro, specialmente Rosberg. Una lotta senza sconti per una gioia completa sul podio. Brava la Scuderia Mercedes, bravi Rosberg e Hamilton. Questo e lo spirito giusto!
Bella gara con due piloti che hanno dato il 120 per cento, il tutto nella più totale onestà poi è chiaro la maggior parte delle volte in queste situazioni vince il pilota più forte. Hamilton è il pilota più forte a livello di velocità, mi viene in mente facendo un paragone con le moto Stoner che come l’inglese era il più veloce ma aveva come punto debole l’aspetto mentale. Infatti Hamilton negli anni ha fatto cose strepitose alternate anche a vari errori come nel 2011 in cui fece molti incidenti con Massa. Se Hamilton manterrà questa concentrazione ci sarà ben poco da fare per Rosberg e per tutti gli altri.