Grazie alla Ferrari, presente e passata, il podio di Monza è stato il trionfo della normalità. Era ora. La normalità di Vettel e Massa, due ragazzi nei modi e nell’immagine meravigliosamente normali – data per scontata l’eccezionalità del mestiere e del talento. La normalità di due facce normali, due tagli di capelli normali, due famiglie normali, due compagne normali, biberon e spade laser sui divani di casa. Bè: evviva. Siamo talmente abituati alle interpretazioni della normalità come mediocrità, con varie sfumature di sfigataggine annesse, che non sembrava vera la scenetta di ieri. Continua a leggere