Giù il sipario con una doppietta Aprilia, che si può motivare in due modi. Da un lato i numeri degli ingegneri, che non tradiscono mai, dall’altro i numeri dei piloti, che non tradiscono mai. Partiamo da questi ultimi perché dietro la vittoria di Haslam – che chiude come aveva aperto in Australia – c’è un’apnea sotto i riflettori da fiaccare un branco di cammelli, contro un fenomeno della staccata come Davies, ma con una tale voglia di rifilargli un tié nel deserto, che l’ha spuntata lui. Finito ma felice al parco chiuso, esattamente come Torres in gara 1: e questo è il secondo esempio dei numeri da piloti. Aveva il passo, l’avevamo detto, poi però devi farlo trottare, devi reggere psicologicamente all’attacco del campione del mondo e magari fregarlo pure, con un po’ di furbizia, come nell’ultima staccata. Numeri dei piloti appunto, che portano a una doppietta che fará sussultare a Noale, un po’ come l’anno scorso, chi deve decidere se continuare, e come, in questo mondiale. Numeri dei piloti che portano allo stesso risultato, paro paro, al quale trascinano i numeri degli ingegneri: 4 giorni di test uguale doppietta. Numeri, dati, telemetrie, set up. Pochi fronzoli. Al netto di qualche millimetrica variazione di asfalto (non tanto la temperatura qui….quanto due granelli in più o in meno di sabbia), due più due dá in gara lo stesso risultato che dá nelle prove. Il che, certo, spalanca l’interrogativo di come avrebbe chiuso Biaggi, vista la disinvoltura della RSV4, fa tornare a galla qualche dubbio sulle capacitá di messa a punto dei piloti ufficiali, ma insomma ci fa ricordare quanto il motociclismo, sotto questo aspetto, non sia un’opinione. Anche se noi preferiamo pensare che, nel confronto tra i due tipi di numeri, abbiano sempre più peso quelli dei piloti.
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Aprlia dovrebbe rimanere magari con un team serio su cui appoggiarsi, d altronde se ha vinto la ducati con altea potrebbe farlo anche aprilia.il dubbio piu grosso sono i piloti competitivi per il titolo….
DI TATTICHE DI GARA ,NON POSSO PARLARE NON ESSENDO LI IN PRIMA PERSONA, MA 2ND ME SAREBBE UN GRANDE ERRORE TOGLIERE DALLO SCHIERAMENTO SBK LE APRILIA,NON XCHE SIA SICURAMENTE COMPETITIVA, MA X LE VENDITE DELLE LORO MOTO. LA SBK, DA SEMPRE E’ LA RAMPA DI LANCIO X LE MAXI SPORTIVE,DUCATI CON LA SBK SI E’ FATTA UN NOME E UN BRAND INVIDIATE ANCHE DALLE CASE GIAPPONESI. RICAPITOLANDO, COSTI MINORI, PRESENZA + CONTINUA NELLA LOTTA X LA VITTORIA,MOTO IN VETRINA X LE VENDITE,E, LORO FORSE FUORVIATI DAL SUCCESSO DUCATI IN MGP(DOPO MOLTI ANNI DI ESPERIENZA IN SBK) VANNO A FARE NUMERO IN MOTO GP? MAH .
Forza Aprilia
Aprilia sta imboccando la via del fallimento. Come si fà a puntare su una motoGp plurimilionaria nella quale fai solo numero quando si ha già dell’ottimo materiale per potere puntare al titolo in SBK? Un’altra follia italiana. Forzare Melandri in motogp quando nn ci voleva andare, tirare su un team in SBK tutto di corsa e ora abbandonarlo di nuovo quando è competitivo. Credo che siano una banda di squinternati
Be con BIAGGI avrebbero vinto il mondiale sicuro…anche se corresse a 50anni….Max è ” il Migliore ” di sempre
i borghesotti di aprilia preferiscono l’esclusiva MotoGP alla popolare superbike. col risultato che si stanno svenando ed hanno un solo modello in commercio.