Siamo alle prese con un pilota dal talento smisurato, uno dei più grandi nella storia di questo sport. Eppure Fernando Alonso rischia di chiudere la sua carriera con 2 soli titoli mondiali vinti a metà degli anni Duemila con la Renault. Una situazione paradossale, alla quale il carattere e le parole di Fernando hanno contribuito in maniera inversamente proporzionale alle eccezionali prestazioni in pista. L’ultima esternazione è fresca di giornata. Che il pacchetto McLaren Honda sia il progetto più infelice partorito dalle parti di Woking è un dato di realtà sottolineato dai risultati. Continua a leggere
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Comunque vada, è già un successo
Siamo già oltre le promesse e le promesse che la coppia Marchionne Arrivabene consegnò al mondo da Maranello nel mese di dicembre dell’anno scorso. Insomma la rifondazione rossa è già un successo con Vettel che a Singapore ha messo il terzo timbro dell’anno, portando a quota 9 le presenze sul podio. Numeri clamorosi. Per comprenderlo basta pigiare il tasto rewind per fare un confronto con l’imbarazzante situazione dell’anno scorso. Un deciso passo in avanti che rischia di portarsi appresso un pesante carico di rimpianti. Continua a leggere
Seb e Jules legati dal destino
Con la voce rotta, subito dopo il traguardo, ha voluto dedicare il secondo trionfo in rosso a Bianchi. Martedì 21 luglio Sebastian Vettel era a Nizza per l’ultimo saluto a Jules. Aveva lo sguardo perso nel vuoto Seb, perché mai avrebbe pensato di dover affrontare una tragedia così da vicino. Cinque giorni più tardi la vittoria e l’omaggio al collega, come se si trattasse di un disegno già scritto. Siamo alle prese con qualcosa che va al di là delle semplici sfumature. Infatti è tutto materiale utile a rendere Vettel un pilota speciale. Sebastian è stato vicino alla squadra nei momenti critici. Mai una frase fuori posto, solo parole di incoraggiamento per chi lavora con lui. Continua a leggere
Ferrari, non bastano gli slogan
Piedi per terra e testa bassa. Era lo slogan scelto dalla Ferrari, con tanto di maglietta celebrativa, per la trasferta canadese. La frase è stata interpretata alla lettera visto che Raikkonen e Vettel sono rimasti ai limiti del podio, calpestando solo l’asfalto dei box dopo la gara e lo sguardo degli uomini in rosso era rivolto verso il basso dopo un fine settimana che prometteva altro. Probabilmente il motore portato a Montreal non era così evoluto, visto che la coppia in rosso ha interrotto la tradizione della festa vista dall’alto dopo 7 podi consecutivi. Continua a leggere
Red Bull demenziale a Monaco
“O attacchi Hamilton o ti fai ripassare da Kvyat“. E’ il messaggio demenziale – giudizio personale – che i box Red Bull hanno comunicato a Daniel Ricciardo durante l’ultimo giro di Monaco. Dopo la safety car l’australiano ha messo in pista numeri che i suoi colleghi – Hamilton compreso – nemmeno immaginavano. Prendendo a ruotate Raikkonen e asfaltando il compagno di squadra, Ricciardo ha dimostrato che la dimensione degli attributi permette il sorpasso anche su questo circuito, utile ormai solo per esibizionisti e arricchiti che nemmeno guardano la corsa. Continua a leggere